Il Progetto

Il seme di una ciliegia ha prodotto l’idea, la linfa saranno i prodotti agricoli, che guideranno le attività nella profonda connessione con ciò che la terra ci regala.
Il Progetto
Partire dai Prodotti Agricoli
L’Azienda Agricola declina la sua attività a partire proprio da un impianto di ciliegi, per la precisione DURONI, che costituiscono attualmente, la principale produzione, affiancata da grano ed ortaggi. Il seme getta le basi di un sogno, un sogno di armonia con e nella natura, in connessione con la terra. Ricerca delle radici di questo luogo che ci ospita, la Valsamoggia, delle vie che l’hanno attraversata nel passato, dei fiumi che l’hanno irrigata, delle opere degli uomini che qui si sono stanziati. Se il seme di una ciliegia ha prodotto l’idea, la linfa saranno i prodotti agricoli, che guideranno le attività nella profonda connessione con ciò che la terra ci regala, spunto sviluppato tramite le competenze di natura artistica e di natura musicale della proprietaria dell’Agriturismo e di chi vi collabora; ad esse si associa una salda esperienza nella gestione aziendale. Attualmente i duroni costituiscono il “biglietto da visita” di CASASOLE. In generale LA FRUTTA, la sua produzione e la sua commercializzazione in loco e presso Mercati Specifici ed Olistici E’ LA NOSTRA PASSIONE, la vendita presso i laboratori delle più conosciute Gelaterie biologiche di Bologna e provincia ed a Ristoranti vegani, oltre alla trasformazione in marmellate. I ciliegi saranno il cardine intorno a cui organizzare eventi all’aperto, teatro e spazio di manifestazioni in cui sensorialmente provare il valore della musica, della meditazione, della parola, e del loro potenziale. Analogamente gli ortaggi, distribuiti anche tramite gruppi di acquisto, saranno il “menù” delle nostre manifestazioni, insieme al grano, le farine e le uova per onorare l’opportunità di ospitare offrendo le nostre ricchezze. Il leitmotiv, cioè il tema che ricompare più o meno variato e si intreccia con queste attività, sarà la MUSICA. La natura è vibrazione, una vibrazione condivisa fra uomini animali e piante, la musica può essere considerata come ri-armonizzatrice. L'ARTE in senso lato utilizzerà i prodotti di nuove colture da impiantare, piante tintorie, si approfondiranno le tecniche di estrazione dei pigmenti, e l’utilizzo su vari materiali. Per il benessere si impianteranno erbe aromatiche, per uno studio sulla nutraceutica, cioè i principi nutrienti contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute, insieme alle piante alchemiche, per la produzione di fitoterapici, cioè piante o estratti di piante da utilizzare come sistema terapeutico. Infine, nel rispetto dell’ambiente che ci ospita, l’Azienda implementerà la sua attività di stallo per animali selvatici, offrirà i suoi spazi per liberare in natura animali curati nei centri di recupero, ed integrerà con attività di falconeria.

La Musica a 432Hz



la funzione riarmonizzatrice della musica
Comune denominatore nella natura che vibra all’unisono
La connessione fra musica e coltivazioni risiede nella funzione riarmonizzatrice della musica, al concetto di vibrazione, il comune denominatore nella natura che vibra all’unisono. I nativi d’America ed altre antiche culture, usavano la musica per curare gli uomini, ora, dalla Francia, arriva una tecnica innovativa ed ecologica che, usando la vibrazione, stimola la crescita delle piante e combatte i parassiti. La musica è una delle nostre vocazioni. Su un impianto biologico e biodinamico, già interesse dell’Azienda, si aggiungerà quest’altro elemento, a riconfermare la convinzione che il suolo e la vita costituiscano un unico sistema. Se parliamo di musica, possiamo generalizzare il concetto passando all’accordatura. Siamo interessati alla diffusione della accordatura a 432 Hz, detta accordatura naturale. Giuseppe Verdi ne fu un grande sostenitore e combatté perché venisse conservata. In una lettera alla commissione musicale del Governo egli scrisse: "Sarebbe grave, gravissimo errore adottare, come viene da Roma proposto, un diapason di 450. Io pure sono d'opinione con lei che l'abbassamento del corista non toglie nulla alla sonorità ed al brio dell'esecuzione; ma dà al contrario qualche cosa di più nobile, di più pieno e maestoso che non potrebbero dare gli strilli di un corista troppo acuto."