Le api
Piccole operaie
Per la maggior parte delle persone le conoscenze sul miele si esauriscono in poche informazioni: lo fanno le api, è un liquido viscoso, ambrato, appiccicoso e dolce, è un prodotto naturale e fa bene alla salute.
In realtà, il miele è il risultato di un rapporto articolato e complesso tra le api e il loro ambiente ed è preziosissimo anche per il benessere del pianeta.
Questi straordinari insetti sociali, al pari di tutti gli altri impollinatori, svolgono una funzione indispensabile alla riproduzione della vita degli ecosistemi naturali e alla sopravvivenza dell’uomo. Sono considerati insetti utili per eccellenza non solo per il ruolo di impollinatori ma anche per la capacità di produrre miele, cera e propoli.
Il miele
Ciò che determina le caratteristiche del miele non è tanto la razza delle api, quanto le piante e i fiori che popolano l’ambiente.
Il miele è prodotto all’interno dell’alveare, a partire dal nettare dei fiori oppure dalle secrezioni zuccherine emesse dalla pianta stessa o da piccoli insetti che vivono sulle piante. In quest’ultimo caso il prodotto finale si chiamerà melata.
Le api raccolgono queste sostanze, le trasformano combinandole con sostanze specifiche proprie, le disidratano e le immagazzinano lasciandole maturare nei favi dell’alveare La varietà dei mieli è straordinaria, alcuni sono monofloreali, altri sono definiti millefiori.
Ciascun miele rispecchia la biodiversità della flora e degli ecosistemi naturali, così come il sapere, le tecniche e le tradizioni dei produttori.
L’ambiente e la biodiversità
Per essere in grado di adattarsi ai cambiamenti e limitare l’insorgere e il diffondersi di parassiti e malattie, l’ambiente deve essere popolato da piante geneticamente diverse. Questa diversità vive grazie all’ausilio degli insetti impollinatori, i quali durante la loro ricerca di cibo (ovvero il nettare dei fiori) trasportano polline da una pianta all’altra operando involontariamente un continuo rimescolamento dei geni delle piante (cross pollination) Nella sola Europa si calcola che l’84% delle 264 specie coltivate dipendano dall’impollinazione degli insetti e che ben 4000 diverse specie vegetali sopravvivano grazie alle api.
Ecco perché per noi sono straordinarie!!!!
L’apicoltura
L’apicoltura è una pratica millenaria che precede la nascita dell’agricoltura.
L’apicoltura rimane oggi un’attività economica importantissima nelle zone rurali.
LE API TRASPORTANO LUCE, sono legate tantissimo alla luce perché tengono pulita e sana l’aria.
C’è una tecnica che in biodinamica viene utilizzata per attirare le api e fare in modo che restino in azienda, si chiama T.A.I. ovvero “tecnica di astralita’ indotta”; consiste nel mettere a dimora specie di piante che producano fiori particolarmente attraenti per loro, piantare le stesse tipologie in punti del campo opposti tra loro e che abbiano diversi periodi di fioritura, questo farà in modo che volino da una parte all’altra dei terreni e che finita la fioritura di una specie si spostino su quella vicina senza mai abbandonare il luogo.
Creano con il loro volare uno scudo che “protegge” l’organismo agricolo, dato dall’acido formico che rilasciano su tutte le piante in forma microscopica (omeopatica), mantre volano cercando di imbottinare le loro preferite.
Vanno pazze per le aromatiche, per le officinali e tutti i fiori che a CASASOLE non mancano mai!
Perché le api sono in pericolo?
L’uomo, con le sue pratiche agronomiche ad alto impatto ambientale e l’uso diffuso di insetticidi, rappresenta la prima minaccia per la sopravvivenza degli impollinatori e per l’equilibro degli ecosistemi. ECCO PERCHÉ NOI SCEGLIAMO DI NON USARE ALCUN PRODOTTO VELENOSO, ed accogliamo questi piccoli esseri di luce a braccia aperte!